A cura di Vincenzo Pira
In questo Quaderno riportiamo quanto di rilevante si è detto nella seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo realizzata a Roma, il 23 e 24 giugno 2022.
Convocata ogni tre anni dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per favorire la partecipazione dei cittadini nella definizione delle politiche di cooperazione allo sviluppo, è stata co-organizzata dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) insieme all’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e ai diversi attori che operano in questo settore: organizzazioni del Terzo Settore e delle diaspore, agenzie internazionali, università, imprese ed enti locali. La Conferenza è stata aperta dall’intervento inaugurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui è seguito il saluto di apertura del Cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, e l’intervento del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
I lavori della Conferenza si sono articolati su cinque panel incentrati sulle “5 P” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con un particolare focus, alla luce della presente situazione internazionale, sul tema della pace, cui è stato dedicato il primo spazio. Vi hanno preso parte i Ministri competenti per materia insieme ad altri relatori rappresentativi del sistema della cooperazione italiana allo sviluppo, figure apicali di alcune organizzazioni internazionali, rappresentanti della società civile italiani e internazionali. La conferenza è stata chiusa dalla Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, affermando che «vi è nel mondo la necessità di più cooperazione e richiesta di maggior protagonismo del sistema Italia. Le priorità sono l’aumento delle risorse per la cooperazione, arrivando gradualmente nei prossimi anni all’obiettivo dello 0,7% del Pil, una forte attenzione verso l’Africa e il Mediterraneo, il rafforzamento della governance, un’azione comune europea per essere più efficaci, anche grazie a iniziative come Team Europe, e, infine, far conoscere maggiormente ai cittadini quanto la cooperazione contribuisca alla pace e alla nostra sicurezza, attraverso una forte azione di comunicazione».
Una Conferenza che ha avuto un forte riconoscimento istituzionale, ai più alti livelli e una partecipazione attiva dei diversi attori che operano nell’ambito della cooperazione allo sviluppo umano sostenibile e che ha assunto impegni politici e di rinnovamento che dovranno caratterizzare l’azione dei prossimi anni. Con coerenza, efficacia e impatto reale per un cambiamento che permetta di superare le preoccupanti crisi che l’umanità sta affrontando in questo difficile momento.