
A cura del Centro Studi di Armadilla
In questo Quaderno proponiamo un’analisi sulla situazione della Siria, paese in cui Armadilla lavora da oltre vent’anni.
Per comprendere meglio la situazione siriana è importante collocarla nel contesto globale, allargare lo sguardo ai nuovi equilibri che si stanno costruendo in Medio Oriente e alle scelte strategiche che stanno dominando i rapporti internazionali. La fragilità delle alleanze tra gli stati fanno prevalere, oggi, i rapporti di forza sul rispetto del diritto internazionale; si vuol far prevalere le relazioni bilaterali tra potenze e non una visione multilaterale da cui possa nascere un governo del mondo basato sul rispetto dei valori del diritto e dell’autodeterminazione dei popoli.
La forza militare ed economica sulle capacità della diplomazia e della cooperazione solidale tra nazioni, stati e società civili. Si dà priorità agli investimenti per la sicurezza, a un aumento degli armamenti e non al diritto globale alla salute, all’educazione, al rispetto della natura, al diritto allo sviluppo sostenibile per tutti.
Si è ormai archiviata la possibilità di raggiungere compiutamente gli obiettivi proposti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e prevale l’egoismo delle piccole patrie che tanto hanno danneggiato l’umanità nel secolo scorso. In questo contesto tenteremo di capire quel che è successo in Siria negli ultimi vent’anni per intravedere quel che sarà il prossimo futuro di questa nazione. Ci chiediamo quale è stato e quale sarà il ruolo delle entità di cooperazione internazionale, delle Ong per gli aiuti umanitari, delle agenzie delle Nazioni Unite e proponiamo alcune piste di riflessione su possibili risposte e del come si può prefigurare il prossimo futuro.