Parità di genere, culture e cooperazione internazionale

A cura del Centro Studi di Armadilla

In questo Quaderno di Armadilla, esploriamo l’obiettivo n. 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”. Questo obiettivo globale si scontra con la complessità della realtà siriana, dove Armadilla è attiva da vent’anni.

Nel documento si parla di come l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite punta a garantire la parità di genere affrontando questioni come violenza, disparità economiche e scarsa partecipazione femminile alla politica, proponendo anche misure per contrastare pratiche dannose e valorizzare il lavoro domestico. La sfida di conciliare i diritti umani universali con il rispetto per le tradizioni culturali locali rimane complessa.

L’analisi parte da alcuni dati del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNIRIC) che evidenzia miglioramenti per la parità di genere nell’istruzione e nella partecipazione politica, ma segnala anche gravi disuguaglianze persistenti, come la violenza di genere e la scarsa rappresentanza femminile in posizioni di potere. In Italia, nonostante alcuni progressi, le disuguaglianze regionali e la violenza contro le donne restano problemi rilevanti, con il Paese che si colloca al 79° posto nel Global Gender Gap Report 2023.

Viene raccontata l’esperienza di Armadilla che nei progetti sviluppati ha puntato a la coinvolgimento attivo delle donne in un contesto di gravi difficoltà derivanti dal conflitto che ha devastato il paese portando a un aumento della popolazione vulnerabile.
In esperienze come quella della collaborazione con collaborazione l’associazione di donne, Zahret Al-Madan (ZAM) continua a supportare la società civile attraverso interventi umanitari urgenti, promuovendo la resilienza e lo sviluppo delle comunità, con un focus speciale sulla protezione e il rafforzamento del ruolo delle donne, dei bambini e delle persone con disabilità.

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