Fame nel mondo – Politiche per cancellarla

In questo Quaderno proponiamo il problema che colpisce 820 milioni di persone nel mondo: la fame. E quindi il tema della sicurezza e sovranità alimentare.

Secondo un recente rapporto della FAO il mondo siamo lontano dal raggiungimento della maggior parte dei traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (OSS) relativo alla fame, alla sicurezza alimentare e alla nutrizione.  Rapporto che si può leggere integralmente in questo sito: http://www.fao.org/state-of-food-security-nutrition/en/

Il rapporto fornisce un triste scenario. Da quattro anni a questa parte, cioè da quando è stata sottoscritta l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, la regressione è la norma, quando si parla di porre fine alla fame e far diventare sostenibili l’agricoltura e la gestione delle risorse naturali, siano esse terrestri che marine. L’essere fuori strada, quando si parla di raggiungere i pilastri fondamentali degli OSS, mette indubbiamente a rischio il successo dell’intera Agenda 2030 e rende meno raggiungibile il nostro obiettivo generale: garantire al nostro pianeta e alle generazioni presenti e future un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

Facciamo riferimento anche al documento “Prospettive agricole OCSE-FAO 2018-2027, (https://doi.org/10.1787)   e più specificamente riportiamo il capitolo speciale sul Medio Oriente e il Nord Africa (MENA), area prioritaria di intervento di Armadilla.  MENA è una regione in cui i conflitti e l’instabilità politica amplificano i problemi legati all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione. Sempre più frequenti, gli eventi climatici estremi avranno delle ripercussioni che accentueranno la necessità di superare queste sfide nonostante la carenza di risorse idriche e di terra. Dobbiamo migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari in tempi di conflitto, per valorizzare delle risorse che stanno diventando sempre più fragili e scarse.

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