Venerdì 14 dicembre 2018 Bologna ospiterà la conferenza Percorsi di cooperazione per un welfare inclusivo e responsabile. Undp e le esperienze dei territori della Regione Emilia-Romagna, una giornata dedicata all’esperienza condotta in Libano dalle eccellenze dei territori emiliani nel settore medico e socio-assistenziale.
La giornata rappresenta il completamento della prima fase di un progetto portato avanti dalla cooperativa Armadilla, attiva da oltre 10 anni in Medio oriente, che si è posta come capofila di un progetto sviluppato dalla Municipalità di Nabatieh e sostenuto da Undp, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, dall’Otto per mille della Tavola Valdese e dalla Cooperazione Italiana, in collaborazione con partner della Città di Bologna e con la cooperativa sociale Open Group di Bologna.
Perché proprio Nabatieh e perché proprio i territori emiliani? L’area del sudest del Libano è da tempo considerata una tra le zone a più alto rischio sociale nel paese per la sua vicinanza tanto al confine siriano quanto a quello israeliano e alle alture del Golan, storico luogo conteso.
I territori dell’Emilia-Romagna vengono invece spesso citati come modello virtuoso nel campo della ricerca e applicazione medica e nel settore dei servizi alla persona.
Per Armadilla, particolare attenzione va riservata al tema delle dipendenze, un problema che soltanto da pochi anni è considerato rilevante a livello socio-sanitario in Libano. Di conseguenza, l’assenza di metodologie e prassi consolidate ha reso necessario lavorare in collaborazione con realtà capaci di fornire livelli crescenti di competenza al personale locale. Al centro dell’intervento sono dunque state poste le competenze fornite da partner della Città di Bologna, come Psichiatri del settore pubblico, e Open Group, che sono state individuate da Armadilla come eccellenze italiane nel settore. Le due realtà partecipano alla realizzazione di percorsi di formazione, offrono orientamento ai servizi e realizzano azioni di intervento specifiche, affiancando gli operatori locali (medici, psicologi e social worker) nell’affrontare il fenomeno del consumo problematico e della dipendenza da sostanze legali e illegali. All’interno del Centro per la Mediazione Sociale di Nabatieh, inaugurato nel 2018, si sta sviluppando un’esperienza pilota per costruire un programma integrato sulle tossicodipendenze che include prevenzione, trattamento e riduzione del danno. Tra le azioni prioritarie, l’avvio di un percorso specifico volto alla gestione del fenomeno del consumo e della dipendenza da sostanze legali e illegali.
La giornata si aprirà con l’intervento di Celine Moyroud, Country Director di Undp in Libano, a cui seguiranno i saluti di Giuseppe Paruolo (presidente della V Commissione Assemblea Legislativa Emilia-Romagna), Eugenio Bernardini (Moderatore della Tavola Valdese), David Sassoli (Vicepresidente del Parlamento Europeo), Pierferdinando Casini (Commissione Esteri del Senato) e di Paolo Cuculi (Vice Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo).
Nella seconda parte verranno messe al centro le esperienze e le metodologie che hanno permesso di sviluppare il progetto, raccontato da:
- Giorgio Squadrani – Responsabile Medio Oriente della cooperativa Armadilla
- Raffaella Campalastri – Medico psichiatra, esperta in medicina delle tossicodipendenze
- Caterina Pozzi – Amministratrice delegata di Open Group
- Roberta Dall’Olio – Responsabile ERVET per le politiche UE, Cooperazione Internazionale e innovazione sociale
- Ahmed Khail – Sindaco di Nabatieh
- Abdallah Ahmad – Direttore Generale del Ministero Affari Sociali Libano
- Rita Ghedini – Presidente Legacoop Bologna
A Giuseppe Morabito, già Ambasciatore Italiano in Libano, saranno invece affidate le conclusioni, per unire i territori emiliani e un Paese come il Libano troppo spesso raccontato solo attraverso la sua storia, ma vitale e ricco di esperienze e potenzialità.
La conferenza arriverà al termine di una settimana che la delegazione libanese dedicherà all’incontro con le eccellenze del territorio dell’Emilia-Romagna nel campo del welfare, un’occasione per completare la prima parte di un percorso, che dai bisogni di un’area e dalle competenze di un’altra genera un continuo scambio di esperienze, metodologie e applicazioni, con lo scopo di rafforzare i legami tra realtà sempre più orientate verso uno sguardo che non sia soltanto locale.