Bilancio Sociale 2021

Anche nel Bilancio Sociale del 2021 dobbiamo dar conto di un anno difficile. Gli effetti della pandemia hanno aggravato le condizioni di crisi e di precarietà dei nostri partner. In Siria e in Libano la popolazione civile continua a pagare per l’incapacità, locale e internazionale, di trovare soluzioni ai conflitti e promuovere la convivenza pacifica tra le diverse componenti nazionali e con le popolazioni confinanti.

In Siria, prima di tutto, la necessità di pacificazione e di ricostruzione di quanto la guerra ha distrutto resta una priorità. Il suicidio del sistema finanziario e bancario libanese sta trascinando nel baratro l’intera popolazione, che ha visto congelare i propri depositi e conti correnti. I prezzi sono aumentati in modo disastroso, il tasso di disoccupazione oggi supera il 40 per cento, mentre i tassi di povertà multidimensionale sono raddoppiati tra il 2019 e il 2021, passando dal 42 per cento all’82 per cento. Il contesto generale si è ulteriormente aggravato con la guerra tra Ucraina e Russia.

I paesi del Medio oriente e del Nordafrica sono i più grandi importatori di grano al mondo e l’80 per cento del grano necessario alla produzione del pane, elemento chiave della dieta dei più poveri, proviene proprio dall’Ucraina o dalla Russia. Il Libano, per esempio, importa il 60 per cento del consumo totale di grano dall’Ucraina.

In Siria, un numero record di persone vive nell’insicurezza alimentare e 12,4 milioni di abitanti, quasi il 60% della popolazione, fanno fatica a mettere insieme un pasto base. Soltanto nell’ultimo anno, questa cifra è cresciuta di 4 milioni e mezzo di persone. Prima dell’inizio della guerra, la Siria produceva grano sufficiente a sfamare la sua popolazione, ma con il conflitto i raccolti sono crollati e oggi la dipendenza dalle importazioni è grande. Oggi le importazioni di frumento dalla Russia sono incerte ed un razionamento è oggi un rischio concreto.

Armadilla, con la sua presenza continua in questi contesti difficili, vuole continuare a testimoniare la solidarietà e l’esigenza di pacificazione che le comunità locali reclamano da anni e cui il sistema italiano di cooperazione, attraverso i partenariati territoriali che abbiamo costruito, vuole rispondere positivamente. La scelta della guerra non ha mai portato alla soluzione dei conflitti e chi ne paga il prezzo maggiore sono sempre i gruppi sociali più vulnerabili ed indifesi. In questo documento vogliamo dar conto dell’operato dei nostri partner, locali ed internazionali, del riconoscimento avuto da parte dei donatori per un operato coerente, continuo ed efficace che i nostri operatori hanno realizzato con impegno e professionalità. E a tutti loro va il nostro ringraziamento, insieme a un rinnovato impegno per il prossimo futuro e per il coinvolgimento maggiore, per contribuire a creare le condizioni di convivenza pacifica e di rispetto dei diritti di chi ne è ancora escluso.

Il tuo 5 x mille può sostenere il processo di pace e gli aiuti umanitari in Siria