Guardate la sua testimonianza in questo video.
Robert Fisk è un reporter di fama internazionale. È stato il primo ad entrare nei giorni scorsi nella città di Douma liberata dall’esercito siriano; ha visitato il famoso ospedale dove sono state girate le immagini dei bambini con le maschere di ossigeno, prova fondamentale che l’Occidente ha preteso per accusare Assad di aver usato armi chimiche e scatenare il bombardamento su Damasco e Homs.
Fisk ha parlato con Assim Rahaibani, un medico che era presente quando i feriti giunsero nell’ospedale. “Quei civili erano sopraffatti non dal gas ma dalla carenza di ossigeno dentro i tunnel e negli scantinati in cui vivevano, in una notte di vento e bombardamenti pesanti che hanno scatenato una tempesta di polvere”.
“Ci furono molti bombardamenti [da parte delle forze governative siriane]” ma c’era anche “molto vento e le nuvole di polvere cominciarono a invadere gli scantinati e le cantine dove vivevano le persone”.
Fisk afferma che “attraversato la città abbastanza liberamente ieri senza soldati, poliziotti o agenti di sicurezza a seguire i miei passi, solo due amici siriani, una macchina fotografica e un taccuino”. Eppure nessuna traccia di gas e nessuna testimonianza che ne comprovasse l’esistenza.