Aggiornamento da Beirut, sabato 25 novembre 2023
Quando i politici occidentali parlano di “soluzione a due Stati” utilizzano una formula che in pochi hanno voglia di scomporre per definire quale sia la loro idea di “due Stati”, rifacendosi quindi in modo implicito o esplicito agli Accordi di Oslo del 1993.
Il problema è che sono passati 30 anni, è cambiata la politica globale così come quella regionale e locale, e l’occupazione israeliana è diventata sempre più dura e pervasiva, tanto in Cisgiordania quanto a Gaza.
E quindi da che cosa possiamo ripartire per rilanciare il processo, o almeno dare nuovi contenuti a un contenitore che oggi appare vuoto?