#298 – Il turno della Siria

In Siria, la rapida avanzata dei miliziani dell’alleanza “al Fatah al Mubin” ha portato alla conquista di Aleppo e al controllo dell’autostrada M5, spingendosi fino a Hama. L’esercito siriano si è ritirato senza opporre grande resistenza, lasciando il fronte in mano alle Syrian Democratic Forces. La Russia e Hezbollah, alleati di Assad, sono rimasti quasi inerti: Mosca ha effettuato pochi bombardamenti mentre Hezbollah è rimasto silente. Intanto, migliaia di persone fuggono dalla Siria verso il Libano, invertendo il flusso degli ultimi mesi.  

In Libano, il cessate il fuoco regge formalmente, ma Israele ha già effettuato 52 violazioni, con bombardamenti su Khiam, Yaroun e Maroun al-Ras, suscitando accuse di provocazioni per giustificare nuove ostilità. Intanto, 30.000 persone sono tornate a Tiro, trovando case distrutte e infrastrutture inesistenti. 

A Gaza, gli attacchi israeliani continuano con una ferocia crescente. A Jabalia, 40 persone sono morte in un palazzo bombardato, portando il totale a oltre 100 vittime oggi. Intanto, UNRWA e altre ONG hanno sospeso le attività a causa delle violenze. Mentre gli Stati Uniti vedono una possibile dinamica favorevole per un cessate il fuoco, il ministro israeliano Ben-Gvir propone l’annessione di Gaza e la deportazione dei palestinesi, senza opposizioni concrete dalla comunità internazionale.

Questo podcast sostiene la risposta umanitaria alla crisi in Libano da parte dell’ONG italiana Armadilla, che sta intervenendo in due rifugi allestiti in luoghi sicuri a Sarba e Tanbourit, nel sud del Libano, assistendo circa 1200 persone al giorno. Puoi sostenerla anche tu su https://www.armadilla.coop/libano24

https://youtu.be/wMJt9xij2w8

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