#292 – Beirut senza respiro

Il giorno dopo l’emissione da parte della Corte Penale Internazionale dei mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant e Mohammed Deif per crimini di guerra e crimini contro l’umanità a Gaza, ci si interroga sulle conseguenze immediate. 

In teoria, Netanyahu e Gallant rischiano l’arresto in uno dei 124 Paesi firmatari dello Statuto di Roma, come l’Italia, che ha dichiarato l’intenzione di rispettare la decisione. Paesi come l’Ungheria, invece, si oppongono, mentre altri, come la Germania, sono incerti.

In Libano, gli attacchi israeliani continuano durante il Giorno dell’Indipendenza. Bombardamenti su Beirut e il sud hanno ucciso decine di persone, inclusi paramedici e civili. Hezbollah ha rivendicato nuovi attacchi contro soldati israeliani. La situazione nel villaggio cristiano di Deir Mimas è critica, con carri armati israeliani che hanno stabilito posti di blocco. Gli attacchi aerei su Beirut sono in aumento, segnando una nuova escalation.

A Gaza, oltre 90 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, con stragi a Beit Lahiya e Sheikh Radwan. L’ospedale Kamal Adwan è stato colpito, causando vittime tra rifugiati e personale medico. I bombardamenti continuano in tutta la Striscia, mentre Israele afferma di aver ucciso un comandante del Jihad islamico.

In Siria, il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano a Palmyra è salito a 92, confermando l’intensità della crisi regionale.

Questo podcast sostiene la risposta umanitaria alla crisi in Libano da parte dell’ONG italiana Armadilla, che sta intervenendo in due rifugi allestiti in luoghi sicuri a Sarba e Tanbourit, nel sud del Libano, assistendo circa 1200 persone al giorno. Puoi sostenerla anche tu su https://www.armadilla.coop/libano24

Il tuo 5 x mille può sostenere il processo di pace e gli aiuti umanitari in Siria