#275 – Il Libano sempre più come Gaza

Tra ieri sera e questa mattina Israele ha compiuto una nuova serie di bombardamenti su Beirut, i più intensi e i più violenti da quando il 23 settembre l’esercito israeliano aveva ucciso più di 500 persone in un solo giorno.
Sono almeno 17 gli attacchi israeliani, che hanno colpito e completamente distrutto 6 palazzi in diverse zone della periferia sud di Beirut, in tutti quei quartieri popolari e popolosi che vengono colpiti da settimane, e da cui una grande quota di popolazione è andata via.

Inoltre, gli attacchi israeliani hanno colpito duramente anche Tiro, con 7 edifici distrutti e oltre 400 appartamenti danneggiati. Questo ha portato la popolazione di Tiro, da 50.000 a 14.000 persone in pochi giorni. Si segnala anche la conferma dell’uccisione di Hashem Safieddine, considerato un possibile successore di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah.

In un contesto di crescente violenza, un attacco a funerali a Teffahta ha ucciso 50 persone, mentre diversi attacchi israeliani hanno causato la morte di soldati libanesi e leader locali. Hezbollah ha risposto con attacchi missilistici contro Israele.

A Parigi, si è svolta una conferenza dei donatori che ha raccolto 800 milioni di dollari per l’aiuto umanitario e 200 milioni per l’esercito libanese. Tuttavia, non ci sono segnali concreti di un cessate il fuoco.

A Gaza, la situazione rimane critica, con oltre 750 morti negli ultimi dieci giorni. Gli attacchi continuano, incluso uno su una scuola a Nuseirat che ha ucciso almeno 17 persone. La Protezione civile di Gaza ha dichiarato di non poter più operare nel nord della Striscia a causa della sicurezza compromessa.

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