#273 – Ancora bombe su Beirut

Tra ieri sera e questa mattina, Israele ha bombardato pesantemente la periferia sud di Beirut, concentrandosi sulle filiali di Al-Qard Al-Hassan, un istituto finanziario legato a Hezbollah. Gli attacchi si sono estesi anche a Baalbek e altre aree del Libano, causando vittime. Israele afferma di voler ridurre la fiducia tra Hezbollah e il popolo libanese, ma ha colpito zone densamente abitate da civili.

Nel sud del Libano, scontri intensi tra l’esercito israeliano e Hezbollah continuano, con incursioni di carri armati israeliani e bombardamenti che hanno causato la morte di soccorritori e civili, come un paramedico ucciso vicino a Bir el-Salassel.

Nel frattempo, l’inviato statunitense Amos Hochstein ha visitato il Libano, incontrando i leader locali e ribadendo l’importanza di porre fine al conflitto, ma ha sottolineato che collegare il fronte libanese con quello di Gaza non è nell’interesse del Libano. Israele ha presentato agli Stati Uniti condizioni per una soluzione diplomatica, ma è improbabile che vengano accettate.

A Gaza, gli attacchi israeliani continuano, con almeno 18 morti a Jabalia e 640 uccisi dall’inizio del nuovo assedio. Il ministro israeliano Itamar Ben-Gvir ha chiesto pubblicamente l’espulsione “volontaria” dei palestinesi dalla Striscia, in contrasto con le dichiarazioni di Netanyahu, che esclude una presenza civile israeliana permanente.

In Siria, un missile israeliano ha colpito un’auto a Damasco, uccidendo almeno una persona. Israele ha condotto più di 220 attacchi in Siria dall’ottobre scorso.

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