Giovedì sera Israele ha annunciato l’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, in un’operazione a Rafah. Sinwar, considerato responsabile dell’attacco del 7 ottobre e leader di Hamas da agosto, è stato ucciso in un confronto diretto con soldati israeliani. Nonostante Israele lo accusasse di nascondersi, l’autopsia ha mostrato che Sinwar è morto in combattimento, trasformandolo in un’icona della resistenza a Gaza. L’uccisione di Sinwar non facilita il cessate il fuoco, e il suo vice ha confermato che le condizioni di Hamas per fermare il conflitto restano invariate.
Nel frattempo, Israele ha intensificato i bombardamenti sul nord di Gaza, uccidendo decine di persone a Beit Lahiya e Jabalia, dove si teme che Israele voglia svuotare completamente l’area. Gli ospedali, come il Kamal Adwan, sono al collasso e l’accesso a servizi essenziali è compromesso.
In Libano, la periferia sud di Beirut è stata nuovamente bombardata, con attacchi anche a Nabatieh, dove è stato ucciso il sindaco. L’esercito israeliano ha distrutto completamente il villaggio di Ramiyeh al confine, mentre Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi contro basi israeliane. Nonostante l’intensità dei bombardamenti, l’invasione di terra israeliana in Libano procede con lentezza e senza significativi progressi territoriali.