Oggi, mentre in Italia si gioca Italia-Israele come se niente fosse, assistiamo impotenti a nuove stragi.
Un attacco aereo israeliano ha colpito il cortile dell’ospedale al-Aqsa a Gaza, uccidendo almeno 4 persone e ferendone molte altre, avvolte dal fuoco nelle tende in cui dormivano. L’ospedale, già sovraccarico di feriti da un precedente attacco a una scuola, ha trasferito i pazienti all’ospedale al-Nasser, sovraffollando una delle poche strutture ancora operative.
Intanto, in Libano, Hezbollah ha colpito una base israeliana, uccidendo 4 soldati, mentre Israele ha risposto con un attacco alla città cristiana di Aitou, causando 21 vittime. Israele ha anche ordinato l’evacuazione di altri 25 villaggi del sud del Libano, espandendo l’area sotto assedio. Un attacco ha colpito un convoglio di aiuti umanitari, ferendo un autista e danneggiando i camion.
A Gaza, Israele ha permesso l’ingresso di 30 camion di aiuti nel nord, interrompendo un blocco di due settimane che ha lasciato la zona in una crisi umanitaria. Con il continuo isolamento del nord di Gaza, The Guardian suggerisce che Israele stia perseguendo un piano per forzare la resa di Hamas tramite l’assedio, anche se l’efficacia di tale approccio rimane incerta.