#247 – Nessuna conseguenza

Negli ultimi giorni, la crisi regionale ha toccato tutti e tre i suoi principali fronti.

In Cisgiordania, venerdì, l’esercito israeliano ha ucciso Aysenur Ezgi Eygi, attivista turco-statunitense di 26 anni, durante una manifestazione contro gli insediamenti illegali. Questo evento ricorda omicidi simili come quelli di Rachel Corrie e Shireen Abu Akleh, simboli della violazione del diritto internazionale senza conseguenze per Israele. Oggi, un camionista ha ucciso tre guardie israeliane al confine con la Giordania, portando Israele a isolare la città di Gerico, in un’escalation del già violento assedio in Cisgiordania.

A Gaza, un bombardamento ha colpito la scuola Amr Ibn Al-As, uccidendo 4 persone. Oggi, un attacco a Jabalia ha ucciso il vicedirettore del Servizio di emergenza civile e 4 membri della sua famiglia. La giornata segna anche il mancato inizio dell’anno scolastico a Gaza, un chiaro esempio di “generazioni perdute”.

In Libano, tre volontari della Protezione civile sono stati uccisi da droni israeliani mentre spegnevano incendi. Hezbollah ha risposto con attacchi contro basi militari israeliane, senza vittime. Sul terreno, la situazione si intensifica, mentre gli Stati Uniti continuano a esprimere ottimismo riguardo a un accordo di cessate il fuoco.

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