L’assedio israeliano in Cisgiordania, il più grande da vent’anni, continua con un’offensiva che ha causato numerose vittime. A Gaza, l’esercito israeliano ha recuperato i corpi di sei ostaggi rapiti da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. Israele e Hamas si accusano reciprocamente della morte degli ostaggi, mentre il Forum delle Famiglie degli Ostaggi critica duramente il governo israeliano per non aver concluso un accordo di liberazione in tempo. Netanyahu insiste sulla via militare, dichiarando che Israele “regolerà i conti” con Hamas.
Questa situazione ha scatenato manifestazioni in Israele contro il governo Netanyahu, accusato di non voler salvare gli ostaggi. Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha chiesto uno sciopero generale, che è stato confermato dal sindacato Histadrut per domani, con la sospensione delle operazioni all’aeroporto di Tel Aviv.
Nel frattempo, a Gaza, la campagna di vaccinazione contro la poliomielite è iniziata, nonostante le difficoltà legate alle pause umanitarie promesse da Israele. Tuttavia, le operazioni militari continuano, con Israele che ha colpito una scuola a Gaza City, sostenendo che fosse un centro di comando di Hamas.
In Libano, dopo una notte relativamente tranquilla, la tensione è tornata a salire. Hezbollah ha attaccato un checkpoint israeliano a Kfar Youval, ferendo tre soldati. In risposta, Israele ha bombardato case a Beit Lif e Adaisseh, località di confine, intensificando ulteriormente il conflitto.