Il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha ribadito l’urgenza di concludere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, basato su una “proposta ponte”. Questo piano prevede un cessate il fuoco di 6 settimane, con la liberazione di ostaggi in cambio di detenuti palestinesi, e successivamente il ritiro parziale delle truppe israeliane da Gaza. Tuttavia, persistono divergenze tra Netanyahu e gli USA riguardo il ritiro totale delle truppe e le condizioni per il rilascio dei prigionieri, bloccando i negoziati.
Nel frattempo, a Gaza, l’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi e ordinato nuove evacuazioni, costringendo migliaia di persone a rifugiarsi in aree già sovraffollate. La situazione umanitaria è critica, con attacchi che hanno colpito anche scuole, causando vittime tra i civili.
In Libano, Israele ha lanciato nuovi attacchi aerei nella valle della Bekaa e nel sud del Paese, causando morti e feriti, inclusi membri di Hezbollah e civili siriani. Hezbollah ha risposto con il lancio di razzi verso Israele. Le tensioni lungo il confine continuano a crescere, mentre il ministro degli Esteri libanese ha chiesto alle Nazioni Unite di indagare su una strage nel Golan, sollecitando chiarezza per evitare ulteriori escalation.