#233 – Accordo lontano, tra ostacoli e ostaggi

Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato a Blinken un forte impegno per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, ma i funzionari israeliani accusano Netanyahu di limitare la flessibilità dei negoziatori, rendendo l’accordo difficile. Nonostante Blinken abbia annunciato l’accettazione da parte di Netanyahu di una proposta USA, i negoziatori sostengono che la rigida posizione del premier complica le trattative. Secondo Axios, Netanyahu avrebbe sostenuto la proposta sapendo che Hamas l’avrebbe respinta, scaricando così la responsabilità dello stallo. Nel frattempo, l’esercito israeliano ha recuperato i corpi di 6 ostaggi a Gaza, aumentando le preoccupazioni dei funzionari sulla vita degli altri ostaggi.

A Gaza, l’esercito israeliano ha bombardato una scuola usata come rifugio, uccidendo almeno 12 persone, inclusi due bambini. Israele afferma che la scuola ospitava un centro operativo di Hamas, che nega l’accusa. In Libano, tre attacchi aerei israeliani hanno colpito la valle della Bekaa, ferendo 11 persone. Il conflitto tra Hezbollah e Israele è in intensificazione, con attacchi reciproci lungo il confine. Mentre si attende una rappresaglia iraniana, il portavoce delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha dichiarato che “il periodo di attesa per la rappresaglia potrebbe essere lungo”, lasciando aperta l’incertezza sul futuro.

Il tuo 5 x mille può sostenere il processo di pace e gli aiuti umanitari in Siria