Il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha visitato Israele per la nona volta dall’ottobre scorso, definendo il negoziato tra Israele e Hamas “forse l’ultima possibilità” per liberare gli ostaggi a Gaza e un “momento decisivo” per un cessate il fuoco. Tuttavia, Hamas ha respinto la nuova proposta americana, che rispondeva alle richieste di Netanyahu, in particolare il rifiuto di un cessate il fuoco permanente e il mantenimento di truppe israeliane nel “Corridoio di Filadelfia”. Hamas ha invece richiesto il ritorno al piano proposto da Joe Biden il 31 maggio, che prevedeva una tregua di 6 settimane e un ritiro israeliano da Gaza. I negoziati potrebbero riprendere al Cairo, ma sembra che la finestra per un accordo si stia chiudendo, sollevando il rischio di rappresaglie da parte di Iran e Hezbollah.
A Gaza, gli attacchi israeliani hanno ucciso 19 persone, tra cui 6 bambini. L’invasione di Khan Younis e Deir el-Balah si sta espandendo, aggravando la crisi umanitaria. In Libano, il conflitto tra Hezbollah e Israele si è intensificato, con Israele che attacca più in profondità e Hezbollah che risponde colpendo il nord di Israele. Senza un cessate il fuoco a Gaza, il rischio di escalation al confine è alto.