#229 – Chi si oppone davvero a un accordo?

A un giorno dalla ripresa dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza, si delinea la partecipazione delle parti coinvolte. Ieri, il presidente USA Joe Biden ha dichiarato che un accordo sul cessate il fuoco potrebbe prevenire la rappresaglia iraniana contro Israele, sostenendo che non abbandonerà questo obiettivo, nonostante le difficoltà nei negoziati. Israele parteciperà ai colloqui in Qatar, ma Hamas ha deciso di non partecipare, accusando Israele di negoziare in malafede. L’Iran, come confermato dalla missione permanente alle Nazioni Unite, non invierà rappresentanti.

Il New York Times ha pubblicato un articolo criticando la posizione negoziale di Netanyahu, accusato di aver irrigidito le condizioni di Israele per garantire la sopravvivenza del suo governo. Documenti esaminati dal NYT rivelano che Israele ha aggiunto nuove richieste, tra cui il mantenimento del controllo del confine tra Gaza ed Egitto, non previste nella proposta di maggio. Queste nuove condizioni potrebbero far naufragare le trattative, e molti critici in Israele temono che Netanyahu stia sacrificando la libertà degli ostaggi per motivi politici.

Intanto, mentre Biden spinge per il cessate il fuoco, gli Stati Uniti hanno approvato una vendita di armi a Israele per oltre 20 miliardi di dollari, ignorando le pressioni per sospendere queste forniture, rendendo improbabile un blocco da parte del Congresso.

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