Il consigliere per la Sicurezza Nazionale USA, John Kirby, ha avvertito che la rappresaglia iraniana contro Israele potrebbe avvenire questa settimana. Il nuovo presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, ha respinto le richieste di evitare la rappresaglia, definendola un diritto delle nazioni. Tuttavia, l’Iran potrebbe evitare un attacco diretto se ci fosse un cessate il fuoco a Gaza, con la possibilità di inviare un rappresentante ai negoziati. Se questi fallissero, un attacco diretto da parte dell’Iran e Hezbollah è considerato probabile.
Intanto, il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha provocato tensioni visitando la moschea Al-Aqsa con coloni e militari, gesto criticato persino dal premier Netanyahu. Questo avviene in un contesto di divisioni interne al governo israeliano, evidenziate dalle recenti critiche del ministro della Difesa Gallant verso l’obiettivo di una vittoria totale contro Hamas.
A Gaza, gli attacchi israeliani hanno ucciso 142 persone nelle ultime 48 ore, con almeno 16 morti solo questa mattina. Hamas ha annunciato di aver ucciso un ostaggio israeliano e ferito altri due.
In Libano, si attende la visita dell’inviato speciale USA Amos Hochstein per cercare un compromesso sul confine israelo-libanese, ma la mancanza di un cessate il fuoco a Gaza complica ulteriormente la situazione.