A Gaza, gli attacchi israeliani su due scuole a Gaza City hanno causato 18 morti, 60 feriti e almeno 40 dispersi. Nonostante la protezione prevista dal diritto internazionale, i bombardamenti continuano. Israele ha inoltre emesso nuovi ordini di evacuazione a Khan Younis, segnando l’inizio di una terza offensiva di terra, che segue mesi di combattimenti e bombardamenti che hanno devastato la città.
Mentre Israele si prepara a riprendere i colloqui per un cessate il fuoco, le aspettative rimangono basse. Nonostante le pressioni di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, il governo israeliano è diviso, con l’estrema destra che rifiuta ogni accordo, Netanyahu che prende tempo, e il ministro della Difesa Gallant che spinge per una rapida risoluzione. La morte del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sembra complicare ulteriormente i negoziati.
Al confine tra Libano e Israele, la tensione rimane alta. Gli attacchi israeliani hanno ferito cinque persone a Hanouiyeh e ucciso due membri di Hezbollah a Naqoura. Hezbollah ha risposto con missili e droni, colpendo diverse postazioni israeliane.
Nel Mar Rosso, i ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato una petroliera greca nello stretto di Bab el-Mandeb, presumibilmente come parte del loro sostegno a Gaza, aumentando la tensione nella regione. Questo allargamento del conflitto potrebbe ridurre il rischio di un’invasione israeliana del Libano, ma la situazione rimane fragile.