#225 – “Mai stati (così) vicini”

Secondo *Politico*, l’Iran sta riconsiderando l’idea di una rappresaglia su larga scala contro Israele dopo pressioni dagli USA e dai loro alleati arabi, che temono un’escalation. Gli USA suggeriscono una reazione limitata, sottolineando che l’omicidio di Ismail Haniyeh da parte di Israele non ha coinvolto cittadini iraniani. Tuttavia, un’assenza totale di rappresaglia sembra improbabile, poiché danneggerebbe l’immagine dell’Iran e legittimerebbe future operazioni israeliane. La risposta dell’Iran potrebbe quindi essere limitata e indiretta.

Nel frattempo, gli USA sostengono di essere vicini a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza, nonostante lo scetticismo. Netanyahu sembra ora aperto ai negoziati, ma la sua recente intervista al *Time* evidenzia la sua priorità di vincere la guerra, rifiutando di affrontare responsabilità passate.

In Libano meridionale, gli scontri continuano. Durante la notte, l’artiglieria israeliana ha colpito diverse località, mentre Hezbollah ha risposto con un attacco contro soldati israeliani usando un drone suicida. Israele ha colpito di nuovo, causando vittime.

A Gaza, gli attacchi israeliani si sono intensificati, con almeno 27 morti. Due scuole sono state colpite, uccidendo 12 rifugiati. L’ex capo dell’esercito israeliano Moshe Ya’alon ha criticato Netanyahu per il suo approccio alla crisi, accusandolo di sacrificare gli ostaggi per mantenere il sostegno della destra estrema.

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