#220 – Un’escalation da disinnescare

Nonostante l’attenzione sia concentrata sul Libano, Israele continua a bombardare Gaza e a condurre attacchi via terra e ha ordinato l’evacuazione delle persone residenti ad al-Bureij e al-Chouhada nel centro della Striscia.

In Libano, il governo italiano non ha deciso di evacuare i soldati del contingente UNIFIL. Andrea Tenenti di UNIFIL ha smentito questa notizia, confermando il ruolo attivo della missione di mediazione tra Israele e Hezbollah. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso una “dura risposta” alla strage di Majdel Shams, accusando Hezbollah, che nega ogni responsabilità. Gli USA, rappresentati da Antony Blinken, cercano di prevenire un’escalation. Funzionari militari israeliani vogliono colpire Hezbollah senza provocare una guerra totale. Elias Bou Saab ha detto che Israele potrebbe evitare una grave escalation non colpendo civili o Beirut.

Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha avvertito Israele contro un attacco al Libano, mentre Emmanuel Macron ha invitato alla moderazione. Giorgia Meloni ha esortato Israele a non cadere nella “trappola” della ritorsione, invitando la comunità internazionale alla moderazione. I leader drusi di Majdel Shams hanno condannato la vendetta.

Sul terreno, la situazione è tesa. Droni israeliani hanno bombardato Beit Lif, uccidendo un combattente di Hezbollah. Un civile israeliano è stato ucciso in un attacco dal Libano. Hezbollah ha colpito la caserma di Beit Hillel e Israele ha bombardato Khiam. Air France, Lufthansa e Aegean Airlines hanno sospeso i voli per Beirut, mentre Middle East Airlines mantiene i voli attivi con alcune riprogrammazioni.

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