La puntata di oggi è dedicata alla strage di Majdel Chams, un villaggio druso nel Golan occupato e annesso da Israele dal 1967. Sabato, un missile ha colpito un campo da calcio, uccidendo almeno 12 persone, la maggior parte bambini. Israele ha accusato Hezbollah e ha promesso ritorsioni, mentre Hezbollah nega ogni responsabilità, accusando Israele di cercare un pretesto per intensificare gli attacchi in Libano.
I giornali italiani hanno trattato diversamente questa strage rispetto a quelle avvenute a Gaza, dando volti e nomi alle vittime, suggerendo che potrebbe segnare un punto di svolta nel conflitto con Hezbollah. Tuttavia, è importante non normalizzare tali atrocità, indipendentemente da dove avvengano.
Diverse ipotesi sono emerse su chi possa essere responsabile della strage. È improbabile che Hezbollah abbia deliberatamente colpito un’area civile drusa, poiché la loro strategia finora si è concentrata su obiettivi militari. Alcuni analisti suggeriscono che potrebbe trattarsi di un missile errante o di un errore di mira, mentre altre ipotesi includono un possibile missile intercettore israeliano che ha mancato il suo obiettivo. Gli USA sembrano propendere per l’errore di mira, e si richiede un’indagine indipendente, che potrebbe essere condotta dall’UNDOF.
L’ipotesi meno credibile è che un altro gruppo nel sud del Libano sia responsabile dell’attacco. Nel frattempo, Israele ha già risposto con attacchi che hanno causato la morte di combattenti di Hezbollah. Netanyahu ha promesso una risposta forte, nonostante le richieste internazionali di moderazione.
In altre notizie, un alto funzionario di Hamas è morto sotto custodia israeliana, e il WFP ha ridotto le razioni alimentari a Gaza. In Libano, attacchi israeliani hanno colpito civili e combattenti, mentre Hezbollah ha risposto prendendo di mira obiettivi israeliani. Le ambasciate straniere hanno consigliato ai loro cittadini di lasciare il Libano, ma non sono state avviate evacuazioni ufficiali. Alcune compagnie aeree europee hanno cancellato i voli per Beirut.