Questa mattina Israele ha riaperto il varco di Kerem Shalom, che collega il sud di Israele con il sud di Gaza.
Resta invece completamente chiuso il varco di Rafah con l’Egitto, occupato ieri mattina da Israele come primo passo dell’operazione di terra sull’ultima città nel sud di Gaza, che però oggi non sembra mostrare ulteriori evoluzioni.
Lunedì avevo parlato della rivelazione del sito d’informazione Axios sul fatto che l’amministrazione USA aveva sospeso la fornitura di migliaia di bombe a Israele la scorsa settimana in opposizione alla dichiarata volontà israeliana di invadere la città di Rafah.
Ieri sera sono arrivate conferme anche dai funzionari USA, ed è una mossa significativa perché va a toccare uno dei pochi canali su cui gli USA hanno davvero influenza su Israele, quello della fornitura di armamenti.
Oggi intanto al Cairo sono riprese le trattative per una tregua a Gaza in base a una nuova proposta elaborata da Egitto, Qatar e USA.
Dopo alcuni giorni relativamente tranquilli, questa settimana gli scontri tra Israele e Hezbollah hanno ripreso intensità sul fronte libanese.
Sono stati davvero molti, dalla notte scorsa fino a tutta la giornata di oggi, gli attacchi israeliani sui villaggi libanesi di confine, anche se non si riportano né morti né feriti. In mattinata, gli aerei israeliani hanno lanciato bombe e razzi su zone agricole, minacciando gli agricoltori e provocando incendi in tutta l’area.