Il progetto ha lo scopo di incrementare la sicurezza alimentare in Libano, dove la crisi economica e finanziaria, unita all’impatto del cambiamento climatico, ha portato al collasso dell’agricoltura e alla necessità di importare sempre più prodotti. Inoltre, l’aumento dei prezzi al consumo ha reso necessario uno sforzo per una maggiore capacità di autoproduzione.
Il contesto geografico di riferimento è tutto il Libano centrale, la grande valle della Bekaa (Governatorati di Baalbeck-Hermel, Bekaa e Nabatyeh) e l’area estesa della Grande Beirut (Governatorati di Beirut e Monte Libano).
Gli aggregati rurali di riferimento sono stati identificati in particolare attorno alle aree metropolitane di Nabatieh, Zahlè, Baalbeck, Baabda e Beirut; con un focus specifico a Rabieh, sede del Centro per l’Assistenza, il Recupero dalle Dipendenze e la Riabilitazione Sociale e Lavorativa, per ex-detenuti e tossicodipendenti che seguono terapie di disintossicazione, gestito da AJEM, controparte locale di Armadilla.
Beneficiari
350 famiglie vulnerabili coinvolte nella formazione
Focus
Il progetto, finanziato dall’8 x mille della Chiesa Cattolica, ha dapprima fornito supporto sociale a nuclei famigliari in condizioni di diffcoltà sociale ed economica individuati in 10 diverse aree del Paese, da Beirut alla Bekaa, dallo Chouf al South, per poi offrire alle stesse formazione per la produzione agricola familiare.
Oltre 350 sono state le famiglie vulnerabili coinvolte nella formazione, la semina e la lavorazione dei terreni di proprietà, messi in grado di fornire autosostentamento alimentare ai nuclei stessi, alimentando attraverso le competenze acquisite consapevolezza e sostegno al reddito.
Il percorso formativo ha consentito ai beneficiari l’apprendimento di tecniche di agricoltura sostenibile che escluda il più possibile l’utilizzo di concimi chimici, attraverso lotta integrata e utilizzo di compost naturale, la riduzione dei consumi idrici e tecniche specifiche nell’estrazione e la conservazione delle sementi.
Specificità significativa del progetto FORPRO è quella realizzata con la controparte locale AJEM, associazione di accoglienza di persone con dipendenze patologiche, alcune delle quali coinvolte in percorsi permanenti di riabilitazione attraverso il lavoro agricolo.