E06 – Il Medio oriente di fronte alla crisi climatica

Quando pensiamo alla regione mediorientale, la prima cosa che ci viene in mente è l’instabilità politica, oppure gli scontri settari di lunga data, o ancora il petrolio. Così facendo, perdiamo di vista una crisi e una sfida potenzialmente definitiva non solo per la regione ma per il mondo, che oltretutto influenza le altre: la crisi climatica.

Negli ultimi trent’anni, le temperature a livello globale sono aumentate di 0,7 gradi, un dato già di per sé preoccupante. In Medio Oriente, nello stesso periodo, le temperature sono aumentate di un grado e mezzo, esattamente il doppio che nel resto del Pianeta. Addirittura, si stima che entro il 2050 la temperatura sarà di 4 gradi più calda rispetto al quel grado e mezzo di innalzamento che gli scienziati considerano il limite per poter governare la crisi climatica. Secondo l’istituto tedesco Max Planck, un quarto delle città del Medio Oriente potrebbero non essere più abitabili entro la fine del secolo. 

Ma anche rimanendo all’oggi, gli effetti di questa crisi sono già evidenti in tutta la regione, con conseguenze molto gravi per la vita di tutti. Uno degli esempi più vistosi è la crisi idrica, che trova il suo segnale più simbolico nei fiumi Tigri ed Eufrate, uno dei luoghi in cui l’agricoltura è nata insieme alle società stanziali e che sui libri di scuola studiamo come “mezzaluna fertile”.

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