Storia di Armadilla

Armadilla viene fondata come cooperativa sociale a Roma il 18 dicembre 1984 con il nome Asal (Associazione Studi America Latina). Lo scopo assunto è stato quello di produrre e commercializzare strumenti editoriali di diffusione in collaborazione con Ong di cooperazione internazionale: unità didattiche di educazione allo sviluppo per le scuole, l’agenda Armadilla, la Carta geografica del mondo di Peters. Dal 1995, oltre all’attività editoriale sulla cooperazione internazionale (tra cui la collana “Quale Sviluppo”) inizia a realizzare progetti di cooperazione. Il più rilevante è il Centro di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo “Armadillo”, nato in collaborazione con il comune di Roma, nel 1995, per sostenere l’integrazione di minori e delle loro famiglie nella realtà socio-culturale italiana. A partire dal 2003, assume il nome di Armadilla e inizia una nuova importante fase della Cooperativa nella sede di via Botero 16. Nel mese di luglio 2004 ha contribuito a fondare, insieme all’Associazione Peter Pan, una casa di accoglienza, “La Seconda Stella”, a Roma, per bambini malati oncologici in cura presso il Policlinico Umberto I, e i loro familiari.

Con il sindaco di Roma, Walter Veltroni, realizza e gestisce il progetto “Roma Maputo Andata e Ritorno”, per promuovere e realizzare attività di cooperazione e solidarietà con il Mozambico. Il progetto comprende una serie di iniziative di sensibilizzazione in Italia per il riconoscimento dei diritti dell’infanzia nel mondo ed è finalizzato alla realizzazione di strutture in Africa, e in particolare in Mozambico, per favorire l’affermazione del diritto alla salute, alla famiglia, all’istruzione dei minori. Dalla sua nascita, il programma “Roma Maputo Andata e Ritorno” ha voluto unire azioni concrete e attività d’informazione e sensibilizzazione, favorendo una presenza continuativa sul territorio romano, per parlare in un modo nuovo dell’Africa e dell’impegno a fianco dei più deboli ed emarginati che la abitano. Tra le diverse attività realizzate va citata l’iniziativa “Me, We”, lanciata dal Sindaco Walter Veltroni, che ha portato alla costruzione di quattro pozzi nella periferia di Maputo; la campagna “Vado al Liceo e faccio la scuola elementare” avviata tra le scuole romane per sostenere la costruzione di una scuola primaria nel quartiere semi-rurale di Guava; la ristrutturazione e il sostegno alle attività del centro per l’infanzia “1° de Maio”; la costruzione della scuola primaria di Sibacusse. Nel 2005 il percorso ha visto aggiungersi l’impegno e la partecipazione attiva e costante al programma di diverse entità del territorio romano in collaborazione con il Comune di Roma e la società civile della capitale. Un progetto, realizzato a Sibacusse, nella provincia di Maputo, in collaborazione con la Roma Multiservizi S.p.a., ha portato alla costruzione di una struttura scolastica composta da tre aule, un blocco amministrativo, quattro latrine, la recinzione dell’area e il pozzo dell’acqua con una pompa manuale. Nella promozione e nell’organizzazione di questa iniziativa sono stati coinvolti alcuni dipendenti di Multiservizi, che si sono costituiti poi nell’associazione “Gruppo Lavoratori Multiservizi”. Armadilla e i suoi partner romani sono stati coinvolti da protagonisti nell’annuale evento promosso dal Comune di Roma, dai sindacati e dalle Ong e associazioni denominato “ItaliAfrica”. In collaborazione con la Fondazione IME (Istituto Mediterraneo di Ematologia), organo del Governo italiano attivo nel campo della cura, ricerca e formazione sulle malattie ematologiche, dal 2006 al 2010 Armadilla ha gestito il progetto “Arime” con l’obiettivo di contribuire a debellare due malattie del sangue molto diffuse nell’area mediterranea: la talassemia e la leucemia.

Armadilla ha collaborato con UNDP, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, nel progetto ART GOLD Mozambico all’identificazione dei progetti da proporre a entità della cooperazione internazionale e ha organizzato l’evento internazionale di presentazione che si è realizzato a Roma nella sede della FAO nel 2008.

In Siria, in collaborazione con il partner locale, l’associazione Zahret Al Madan (Zam) e i finanziamenti della Fondation Assistance Internationale, si è avviato, nel 2004, il progetto che ha l’obiettivo di migliorare l’assistenza ai bambini disabili affetti da disturbi neurologici in particolare nella zona di Damasco e realizzare attività per lo sviluppo umano locale e la cooperazione decentrata. Si è costruito il nuovo edificio che funzionava da centro per le attività, prima del conflitto, nella municipalità di Hajar Al Aswad.

La locale Delegazione della Commissione Europea ha approvato due nuovi progetti che Armadilla e altri partner ha realizzato negli anni 2011 – 2013. Il primo, “Women social educational and economic empowerment through economic and educational activities in Damascus, Syria”, della durata di 30 mesi, ha permesso la realizzazione di attività di formazione e avvio di microimprese per favorire un miglioramento dei redditi familiari in quartieri periferici di Damasco.

Il secondo, iniziato a dicembre 2010, è durato 18 mesi e ha avuto l’obiettivo di favorire la cura e inserimento sociale di persone con disabilità.

In Nicaragua e Costarica sono stati realizzati tre progetti triennali (2012–2014) finanziati dall’Unione Europea, che hanno avuto per obiettivo quello di contribuire alla promozione politica e istituzionale di municipi, associazioni culturali e comunità locali di frontiera tra i due Paesi. Al cuore dell’intervento l’obiettivo di promuovere i valori culturali degli indigeni e degli afrodiscendenti, come strumento per promuovere lo sviluppo economico, sociale e umano.

Il progetto “European Citizens working for the global development agenda”, finanziato dalla Commissione Europea e svolto tra il 1 marzo 2009 e il 30 settembre 2011, è parte di un più vasto programma che la Commisione Europea sta promuovendo con la finalità di informare e coinvolgere I cittadini europei sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e le attività di cooperazione internazionale che la Comunità europea realizza nei luoghi più poveri del pianeta. Armadilla, in partenariato con diverse entità internazionali di Bulgaria, Belgio, Romania, India, Siria, Libano, Mozambico, ha contribuito ad aumentare la consapevolezza su temi della Dichiarazione del Millennio dell’ONU.

Sono stati realizzati otto documentari , in collaborazione con la RAI, che presentano, attraverso la descrizione di esperienze significative, gli otto obiettivi di sviluppo della Dichiarazione del Millennio. Inoltre sono stati pubblicati tre manuali per favorire l’informazione e la formazione sui temi dell’inclusione sociale, dello sviluppo umano sostenibile e dell’educazione alla cittadinanza globale.

Nonostante l’escalation di violenza che si accompagna al protrarsi da sette anni del conflitto, Armadilla continua a operare in Siria al fianco e per la società civile, realizzando interventi umanitari per fare fronte alle necessità più immediate della popolazione, come cibo, assistenza e protezione. La situazione di paura generalizzata e distruzione, non solo materiale ma anche psicologica, ostacola la possibilità di convivenza pacifica tra le comunità locali, ma le storie di vite, sofferenze, desideri delle persone che stanno vivendo questo dramma richiamano a un impegno di tutti per ricreare le condizioni in cui si rispetti la dignità umana e le armi cedano il posto al dialogo e alla pacificazione.

Nel 2017 Armadilla ha inoltre avviato studi di fattibilità per avviare progetti in Tunisia e El Salvador.

Armadilla è partner di OCHA, l’Ufficio di Coordinamento delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, UNICEF e Cooperazione italiana, per la realizzazione di progetti di assistenza umanitaria nell’area di Damasco, che prevede aiuti alimentari e interventi di protezione dell’infanzia per circa 600 famiglie colpite drammaticamente dalle conseguenze del conflitto. Aumenta infatti il numero delle famiglie che, costrette ad abbandonare le loro case e cercando di sfuggire alla violenza del conflitto, cercano rifugio nei dintorni della capitale. Qui Armadilla gestisce, insieme all’Associazione locale Zahret Al Madan e con il supporto dell’Otto per mille della Chiesa Valdese, un centro di assistenza sociale che in questi ultimi anni è diventato un punto di riferimento fondamentale per le famiglie che lì trovano sostegno e protezione.

In Libano, Armadilla collabora con entità locali (Municipi e Fondazione Makhzoumi) con progetti di sviluppo sostenibile e supporto alle comunità che ospitano profughi siriani. Nell’ambito del progetto delle Nazioni Unite (UNDP) sono stati identificati progetti di cooperazione decentrata in collaborazione con entità delle Regioni Emilia Romagna e Lazio favorendo l’interscambio nell’ambito della cooperazione decentrata territoriale.

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