È passato un anno dai terremoti in Siria e Turchia, che hanno causato la morte di 60.000 persone e milioni di persone hanno perso la propria casa.
Quella del terremoto di un anno fa è anche una storia di grave fallimento dell’aiuto umanitario internazionale, perché l’impegno totale dei donatori arrivò a 2 miliardi e mezzo, mentre gli aiuti militari a Israele sono di svariate decine di miliardi in pochi mesi.
Secondo due think tank militari USA, l’esercito israeliano ha lanciato una nuova operazione di sgombero nelle aree centro e nord di Gaza, dove vivono ancora almeno 200.000 persone ospitate in rifugi umanitari.
Un altro passo verso una rioccupazione della Striscia?
A proposito di aiuto umanitario, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto all’esercito di proporre alternative per il trasferimento degli aiuti umanitari a Gaza, prendendo quindi il posto di UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
E a proposito di UNRWA, è cominciata la revisione indipendente dell’operato dell’agenzia delle Nazioni Unite dopo le accuse mosse da Israele che hanno portato alla sospensione dei finanziamenti da parte di numerosi donatori occidentali.
Il 1 febbraio, il quotidiano ISR Haaretz ha pubblicato un’indagine su Zaka, un’organizzazione israeliana ultraortodossa coinvolta nel recupero dei corpi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre.
L’indagine rivela che Zaka ha diffuso resoconti di atrocità mai avvenute, ha pubblicato foto esplicite e ha agito in modo non professionale sul campo.
Nuovi attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro lo Yemen, mentre l’Unione europea prepara la sua missione navale, a cui l’Italia fornirà l’ammiraglio.