#90 – Dall’ICJ sì alle misure urgenti per prevenire il genocidio a Gaza

Oggi pomeriggio la Corte Internazionale di Giustizia, il più importante tribunale delle Nazioni Unite, si è espressa sulla causa presentata contro Israele dal Sudafrica, secondo cui l’assedio israeliano sulla Striscia di Gaza è un atto di genocidio contro il popolo palestinese.

La Corte ha stabilito che la richiesta di misure provvisorie urgenti presentata dal Sudafrica in attesa di una sentenza sul merito, che richiederà anni, sono fondate, e che quindi vanno applicate.

Per la Corte, Israele deve astenersi da qualsiasi atto che possa rientrare nella convenzione sul genocidio, garantire che le sue truppe non commettano alcun atto di genocidio a Gaza e che non vi sia incitamento pubblico al genocidio.

Israele deve consentire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e deve prevenire la distruzione e garantire la conservazione delle prove relative alle accuse di violazione della convenzione sul genocidio.

Israele deve presentare un rapporto alla Corte su tutte le misure adottate in risposta a questa ordinanza entro un mese da oggi.

Ma manca qualcosa, qualcosa di importante: la Corte non ha accolto la richiesta del Sudafrica di un immediato cessate il fuoco

Queste misure sono legalmente vincolanti, ma la Corte non ha strumenti per assicurarne l’applicazione.

Eppure, il significato politico è grande e le reazioni dei leader mondiali ne daranno la misura.

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