#189 – Nuovi timori per il Libano

Ieri sera, un attacco israeliano a Jwaya ha ucciso Taleb Abdallah, alto comandante di Hezbollah, insieme ad altri tre membri del gruppo. Abdallah era una figura di spicco e la sua morte rappresenta una delle giornate più difficili per Hezbollah dall’8 ottobre. I combattenti del gruppo hanno risposto lanciando il maggior numero di razzi contro Israele dall’inizio della guerra, colpendo diverse installazioni militari. Gli incendi causati dagli attacchi israeliani hanno devastato aree boschive a Adaysse e Kfar Kila, con l’uso di fosforo bianco in zone non militari. Nonostante gli scontri, Hezbollah ha dichiarato di non volere una guerra totale con Israele, affermando che un cessate il fuoco a Gaza potrebbe portare alla fine degli scontri lungo il confine libanese. Nel frattempo, USA e Francia continuano i negoziati per evitare una guerra totale.

Hamas ha risposto al piano di cessate il fuoco proposto da Biden il 31 maggio, sostenuto dal Consiglio di Sicurezza delle UN. Sebbene i media israeliani affermino che Hamas abbia rifiutato il piano, il gruppo ha dichiarato che la sua risposta è “responsabile, seria e positiva”. Antony Blinken ha confermato che Hamas ha proposto cambiamenti al piano, alcuni dei quali realizzabili. Tuttavia, le divisioni interne nel governo israeliano complicano la situazione, mentre l’offensiva israeliana su Gaza continua con intensi attacchi in tutta la Striscia.

Un’indagine delle UN ha accusato Israele e Hamas di crimini di guerra e crimini contro l’umanità a partire dal 7 ottobre. Due rapporti della commissione d’inchiesta, presieduta da Navi Pillay, descrivono gravi crimini commessi da entrambe le parti. Hamas è accusata di omicidi, torture e rapimenti, mentre Israele è accusata di un uso sproporzionato della forza contro i civili, provocando un alto numero di vittime. La commissione ha inoltre ritenuto Israele responsabile di crimini come fame come metodo di guerra, trasferimenti forzati, e violenza sessuale. La missione diplomatica di Israele presso le UN ha respinto le accuse, affermando che la commissione è prevenuta contro Israele.

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