#178 – Nuove misure urgenti per Gaza

La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha ordinato a Israele di fermare l’offensiva su Rafah, Gaza, con 13 voti a favore e 2 contrari, in risposta alla richiesta del Sudafrica di misure urgenti per prevenire un genocidio a Gaza. Il presidente della Corte, Nawaf Salam, ha sottolineato che le precedenti misure provvisorie non sono più sufficienti, e ha ordinato anche la riapertura del varco di Rafah per gli aiuti umanitari e l’accesso del personale internazionale per investigare sulla situazione. Israele ha dichiarato che continuerà a proteggere i suoi cittadini e a combattere Hamas, nonostante le sentenze della Corte siano vincolanti ma prive di potere esecutivo per farle rispettare.

L’ospedale al-Aqsa di Deir el-Balah a Gaza rischia di chiudere per mancanza di carburante, mettendo in pericolo la vita di 20 neonati.

La Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il quale parlerà al Congresso USA, suscitando critiche da parte della diplomazia europea e un appello al rispetto della CPI. Josep Borrell ha difeso il riconoscimento della Palestina, criticando Israele per averlo definito un “regalo per Hamas”.

In risposta al riconoscimento della Palestina da parte della Spagna, Israele ha interrotto i servizi del consolato spagnolo ai palestinesi e accusato la vicepremier spagnola di antisemitismo.

I tentativi di negoziati per una tregua continuano, con il capo della CIA William Burns a Parigi per incontrare il capo del Mossad e il primo ministro del Qatar, sebbene la posizione israeliana non sembri favorevole a un cessate il fuoco.

L’esercito israeliano ha recuperato i corpi di tre ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre.

Infine, i 27 membri della Media Freedom Coalition hanno criticato la chiusura delle attività di Al Jazeera in Israele, sottolineando l’importanza della libertà di stampa per una copertura trasparente e basata sui fatti.

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