#159 – Il sud del Libano si surriscalda

Nel sud del Libano, la notte è stata caratterizzata da scontri ancora più duri del solito.

L’uccisione di un civile israeliano nella notte a causa di un attacco da parte di Hezbollah sul confine ha provocato una rappresaglia violentissima nelle aree di Chebaa e Kfarchouba, bombardate per quasi 4 ore dall’aviazione israeliana.

Nessuna vittima, ma gli abitanti hanno dovuto abbandonare i villaggi.

Questo episodio è soltanto l’ultimo di una sequenza che da settimane vede alzare i picchi di tensione, e da cui è possibile purtroppo aspettarci qualunque scenario, da una prosecuzione a oltranza dello status quo fino a un cessate il fuoco a Gaza, fino al concretizzarsi della minacciata invasione israeliana a fine primavera.

A proposito di invasioni, ieri il governo israeliano ha annunciato che il gabinetto di guerra si è riunito “per discutere le modalità per distruggere gli ultimi battaglioni di Hamas”, definendo quindi ulteriori dettagli dell’invasione di Rafah, l’ultima città nel sud della Striscia.

Nel mentre, a Gaza gli attacchi israeliani sono continui e si stima siano 51 i palestinesi uccisi da Israele nelle ultime 24 ore.

Una bambina palestinese prematura, che era salvata dal grembo materno con un taglio cesareo d’urgenza poco dopo che la donna era stata uccisa da un attacco aereo israeliano, è morta ieri in una struttura sanitaria di Gaza.

Lunedì in Arabia Saudita si svolgerà un incontro sul futuro di Gaza, alla presenza di diversi funzionari da Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito, Giordania, Egitto, Qatar e Autorità Palestinese.

Non ci saranno rappresentanti di Hamas o di Israele, con cui l’Arabia Saudita non ha relazioni diplomatiche.

Secondo un funzionario citato da Bloomberg, non ci si deve aspettare nessun risultato concreto.

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