#153 – Rafah, merce di scambio

Secondo quanto riferiscono diverse testate (Associated Press, Haaretz, Al-Arabi Al-Jadid), gli Stati Uniti hanno approvato il piano israeliano per l’invasione di Rafah, e in cambio Israele non procederà con i piani prestabiliti per una contro-rappresaglia nei confronti dell’Iran, limitandosi a un attacco su piccola scala.

Il piano israeliano prevederebbe la suddivisione di Rafah in quadranti che verranno presi di mira uno dopo l’altro, spingendo i palestinesi al loro interno a scappare, in particolare verso Khan Yunis e Al-Mawasi.

Insomma, quello che abbiamo già visto diverse volte in questi 6 mesi.

Il problema è che questa volta avverrà in uno spazio ancora più sovrappopolato e spingendo le persone verso aree non più abitabili.

Anche per questo motivo, le forze egiziane nel nord Sinai sono ora in piena allerta.

Intanto, l’Unione europea ha annunciato che lavorerà a nuove sanzioni contro l’Iran.

A Gaza sono decine le persone uccise nella notte dagli attacchi aerei israeliani su Rafah e Khan Younis, mentre in Libano la notte tra ieri e oggi è stata segnata da numerosi bombardamenti su diversi villaggi, tra cui Khiam, dov’è stato ucciso un uomo e dove Israele ha utilizzato fosforo bianco su aree civili.

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