#133 – Nessun compromesso per Rafah

Dopo l’approvazione nel fine settimana del piano israeliano per l’invasione di terra a Rafah, ieri sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto l’invio di una delegazione israeliana a Washington per discutere su come colpire Hamas senza questa invasione.

Al Jazeera riferisce di una telefonata tra Biden e il primo ministro israeliano Netanyahu, in cui quest’ultimo ha detto di aver reso “estremamente chiaro” a Biden che Israele è “determinato a completare l’eliminazione” di Hamas a Rafah, e che “Non c’è modo di farlo se non con un’operazione di terra”.

Intanto, Israele sta aumentando di nuovo i propri attacchi su Gaza City, al nord, e gli abitanti riferiscono di decine di abitazioni rase completamente al suolo negli ultimi due giorni, mentre continua l’occupazione dell’ospedale al-Shifa e le operazioni di soccorso non sono più possibili a causa dell’intensità degli attacchi e dei bombardamenti.

E intanto cosa succede sul fronte dei negoziati per il cessate il fuoco?

Ieri il capo del Mossad, i servizi segreti esterni israeliani, il primo ministro del Qatar e funzionari egiziani si sono incontrati a Doha per rilanciare le trattative.

Il dialogo è ripreso dopo che la settimana scorsa Hamas si era detta pronta per una tregua di 6 settimane, accettando la prospettiva di un ritiro parziale delle truppe israeliane prima di qualsiasi scambio, per poi discutere di un ritiro totale e di un cessate il fuoco definitivo solo dopo la prima fase.

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