Ieri sera è cominciato il Ramadan, un Ramadan anomalo e doloroso in Palestina e per tutti i fedeli in tutto il mondo, perché quello che dovrebbe essere un mese sacro e di gioia è invece caratterizzato da ansia, paura e da un massacro che non ha nessuna prospettiva di finire.
Questa notte decine di bombardamenti israeliani hanno preso di mira diverse aree della Striscia, in particolare Gaza City a nord, Deir el-Balah nel centro e le città meridionali di Khan Younis e Rafah.
A Gaza, dove le persone digiunano forzatamente da mesi, non esistono quasi più luoghi di culto, mentre a Gerusalemme la polizia israeliana ha impedito l’accesso alla Moschea al-Aqsa a migliaia di persone nella prima notte di Ramadan.
Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato a MSNBC che Netanyahu “Sta danneggiando Israele più che aiutarlo”. L’inizio di una vera rottura?