#125 – Un nuovo porto per gli aiuti a Gaza?

Ieri in occasione del Discorso sullo Stato dell’Unione, il presidente USA Joe Biden ha parlato molto di Gaza, un tema che ormai sembra tornato centrale nella politica estera USA.

In particolare, Biden ha annunciato che l’esercito USA costruirà un porto temporaneo sulla costa di Gaza per consentire la consegna di aiuti umanitari su larga scala con navi che trasportano cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei.

Ci vorranno diverse settimane per mettere in atto questa iniziativa, e quindi c’è un serio rischio che sia una misura troppo limitata e tardiva.

Intanto, secondo AFP, secondo un funzionario di Hamas le trattative per arrivare a una tregua entro il Ramadan non sono del tutto naufragate.

Oggi l’esercito israeliano ha presentato la prima indagine sul massacro del 29 febbraio, anche chiamato il “massacro della farina”, ovvero quell’episodio in cui oltre 100 palestinesi sono stati uccisi mentre la folla si accalcava intorno a un convoglio di aiuti.

Se in un primo momento Israele aveva dichiarato che la strage era dovuta alla calca, con il passare delle ore e dei giorni è stato impossibile nascondere il fatto che i soldati avessero sparato sulla folla.

E infatti nel comunicato di oggi si legge che le truppe non hanno sparato contro il convoglio, ma che hanno colpito “sospetti” che si erano avvicinati ai militari e che “rappresentavano una minaccia”.

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