#107 – Il giorno più duro in Libano. Saltano le trattative al Cairo

Giornata durissima ieri nel sud del Libano.

La catena di eventi l’ho già raccontata ieri: una serie di razzi provenienti dal Libano hanno colpito la città di Safed, nel nord di Israele, uccidendo un soldato e innescando una risposta israeliana che ha ucciso almeno 12 persone in diversi attacchi.

Nel pomeriggio, una donna siriana e due bambini libanesi sono rimasti uccisi nel bombardamento di una casa a Souane, e un combattente di Hezbollah è stato ucciso ad Adchit, vicino a Nabatieh.

Poi in serata un nuovo attacco israeliano ha colpito il centro di Nabatieh e ha ucciso almeno 7 membri della stessa famiglia e un altro combattente di Hezbollah.

Si tratta del più grave bilancio di vittime civili in un solo giorno in Libano.

Secondo l’ultimo aggiornamento di OCHA, molti palestinesi hanno cominciato a lasciare Rafah a causa degli attacchi aerei e della minacciata invasione di terra israeliana.

Questa mattina l’esercito israeliano ha cominciato l’assalto al complesso medico Nasser a Khan Younis dopo aver demolito il muro meridionale.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che per il momento i negoziati per la liberazione degli ostaggi a Gaza non proseguiranno.

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