#100 – La controproposta di Hamas

Hamas ha consegnato ai mediatori la propria controproposta per un accordo su ostaggi e cessate il fuoco a Gaza.

Si prevedono tre fasi di tregua, di 45 giorni ciascuna.

Nella prima, verrebbero rilasciate donne, minori, anziani e malati, in cambio di 1.500 detenuti palestinesi, prevalentemente donne e minori.
I restanti ostaggi maschi sarebbero rilasciati durante la seconda fase e i corpi scambiati nella terza.

Oltre a questo, Hamas chiede che almeno 500 camion di aiuti umanitari, incluso il carburante, entrino ogni giorno in tutte le aree della Striscia di Gaza.
E ancora: il ritorno dei palestinesi sfollati nei loro luoghi di residenza, libertà di movimento tra il nord e il sud di Gaza, l’apertura di tutti i varchi di frontiera, il completo ritiro delle truppe israeliane e un piano di ricostruzione delle case e delle strutture pubbliche

Entro la fine della terza fase, quindi dopo 135 giorni di tregua, Hamas si aspetta che le parti raggiungano un accordo sulla fine dell’assedio

I mediatori vedono positivamente questa proposta perché fa capire che Hamas intende impegnarsi in ulteriori negoziati, ma le possibilità di arrivare a un accordo sono remote e richiederanno sicuramente lunghe trattative, mentre sul terreno si stringe la morsa israeliana su Rafah, l’ultimo angolo di Gaza prima di una migrazione forzata di massa.

Trovate nei commenti il testo della controproposta.

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