Dal 7 ottobre 2023, la regione mediorientale è entrata in una nuova crisi che si è rapidamente ampliata e intensificata e che a oggi non sembra avere soluzioni diplomatiche immediate.

A Gaza l’assedio israeliano sulla popolazione palestinese continua da oltre un anno, con decine di migliaia di vittime e danni incalcolabili che segneranno l’area per decenni.

In Libano, dove erano già decine di migliaia le persone sfollate dal sud dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023, l’escalation portata avanti da Israele dalla fine di settembre ha creato una situazione disastrosa in tutto il Paese.

Secondo il governo libanese, sono 1 milione e 200.000 le persone sfollate, pari a un quinto della popolazione, e queste persone hanno urgente bisogno di aiuti umanitari in un Paese sempre più isolato e in cui nessuna area sembra sicura. Senza sufficienti forniture di cibo, acqua, rifugi e medicinali, le condizioni per le persone sfollate e per le comunità ospitanti rischiano rapidamente di diventare impossibili.

Secondo UNHCR, il 35% delle persone sfollate sono bambine e bambini, e il 52% sono donne e ragazze, che già vivono una strutturale condizione di vulnerabilità, aggravata dalla guerra.

In queste settimane abbiamo cominciato ad aiutare le persone in fuga dalla guerra fornendo aiuti umanitari necessari.

Ecco come puoi contribuire per aiutare le persone sfollate a causa della guerra in Libano.

Dettagli per bonifico bancario su conto dedicato

Intestato a: Armadilla Scs – Emergenza Libano
IBAN: IT55P0501803200000017122540
BIC/Swift: ETICIT22XXX
Banca: Banca Etica – Sede di Roma
Causale: Un aiuto per il Libano

Sin dall’inizio di questa nuova fase del conflitto, Armadilla ha dato supporto alle comunità con cui lavora storicamente, attraverso varie iniziative di aiuto umanitario.

Armadilla collabora con varie autorità locali del Governatorato di Nabatieh sin dal 2017. Tra queste, la Municipalità di Sarba, con cui a inizio 2024 era stato avviato un percorso per il miglioramento delle infrastrutture idriche e per l’innovazione nel campo agricolo, attraverso un progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Dall’inizio del conflitto, a Sarba è stato creato un rifugio temporaneo per accogliere le persone sfollate provenienti dal governatorato di Nabatiye, pesantemente colpito dai bombardamenti. Il rifugio è stato stabilito nella chiesa principale della cittadina e in un vicino edificio di proprietà della municipalità. Il rifugio sta aiutando circa 400 persone al giorno.

Nello stesso progetto sostenuto dalla CEI, anche la municipalità di Tanbourit (Governatorato Sud, Distretto di Sidone), continua a ricevere persone in fuga dal Sud, e nel villaggio è stato allestito un rifugio temporaneo che ospita circa 800 persone.

Entrambe le municipalità fanno parte di un’enclave cristiana nel Libano meridionale, e rappresentano un luogo più sicuro di altri in cui cercare rifugio.

Tuttavia, la capacità delle comunità di accogliere persone rifugiate è estremamente limitata, a causa dei danni causati alle infrastrutture idriche dai bombardamenti israeliani e a una generale difficoltà logistica in aeree fortemente colpite dal conflitto.

Con il tuo aiuto, Armadilla si impegna a fornire supporto a questi rifugi temporanei e alla popolazione sfollata attraverso diverse attività, che verranno portate avanti insieme alla popolazione locale.